Old king of the Oyo kingdom |
Con il passare del tempo, la città di OYO, che era stata fondata da Oranmiyan, divenne un grande e potente Regno, rimanendo forte ed indipendente per centinaia di anni.
Il re veniva chiamato “Alafin”, anche conosciuto come "Ekeji Orisa" (il compagno degli dei). Dal momento che il regno Yoruba era diventato molto grande e non riuscendo a governarlo da solo, l'Alafin aveva affidato il controllo delle Provincie e delle Regioni ad una serie di re più piccoli. Le province più vicine a Oyo erano completamente sotto il dominio dell'Alafin, mentre quelle più lontane divennero sempre più indipendenti e potenti, come ad sempio Ijebu, Egba o Ilesha.
Quando un Alafin moriva, il successore veniva scelto dai sette Capi consiglieri di Stato, chiamati “Oyo Mesi”. La scelta cadeva sempre sull'Aremo, ossia il primogenito del defunto re. A volte, però, il primogenito uccideva il padre per poter salire al trono. Quindi per evitare questo, al primogenito fu permesso di governare direttamente insieme al padre, ma quando il re moriva, anche il figlio doveva morire, uccidendosi.
The Old Oyo kingdom |
The modern Alafin of Oyo |
Attraverso i propri capi, il popolo si presentava all'Alafin con una zucca vuota o uova di pappagallo: questi elementi rappresentavano il suo rifiuto nei confronti del re, il quale era così costretto ad uccidersi assumendo un veleno. L'Alafin non governava da solo, ma era aiutato dai suoi consiglieri. Fra essi, gli “Oyo Mesi” erano i più importanti ed uno dei sette, il Basorun, era il "Primo Ministro". Quando il popolo non voleva più un Alafin e ne chiedeva la morte, spettava proprio al Basorun comunicargli la cattiva notizia.
I Soldati contribuivano a governare il paese, e quelli che erano anche funzionari di governo venivano chiamati “Eso”; il capo dell'esercito, invece, era detto “Kakanfo”.
The new palace of the Oyo city |
Ma come viveva la gente? La maggior parte delle città e dei villaggi erano costruiti nello stesso modo ed erano circondati da mura di fango per prevenire gli attacchi. Le mura avevano porte controllate da guardie che vivevano nelle vicinanze e raccoglievano il pedaggio dai commercianti che le attraversavano.
Il popolo credeva in molti spiriti e il Babalawo, o sacerdote, occupava un importante posizione nella comunità.
Egli sosteneva di essere in grado di curare le malattie e proteggere le persone dagli spiriti malvagi.
Le case erano costruite con il fango ed erano raggruppate in cerchio intorno ad un cortile. Queste case erano suddivise in appartamenti per i singoli gruppi familiari, ma tutti erano membri di un'unica famiglia. I tetti erano di paglia e i muri intonacati con terra rossa; il pavimento veniva regolarmente lucidato con foglie verdi e le pareti, a volte, erano decorate.
I capi più importanti amavano tenere delle sculture nelle loro verande e molte di queste sopravvivono ancora oggi. Quando nasceva un bambino, la cerimonia di battesimo veniva eseguita dopo l'8° o il 9° giorno, e fino ad allora il bambino non doveva essere portato fuori. Per ogni bambino, si credeva che fosse già nato con un nome, quindi si decideva il nome in base al primo segno accaduto al momento della nascita. I nomi più comuni erano: Oke, Dada, Ojo, Abiodun ed altri.
Ibadan- capital of the Oyo state |
In alcuni luoghi, prima di dare il nome al bambino venivano consultati gli oracoli.
Nei tempi antichi, come ai giorni nostri, si osservavano numerose festività, la maggior parte delle quali collegate con un dio o con un altro.
Solitamente avevano luogo durante la vendemmia, la stagione in cui c'era da mangiare e da bere.
La maggior parte delle persone erano agricoltori e la terra apparteneva all'intera famiglia, ma il capo della famiglia ne era il custode. Ogni membro della famiglia che voleva utilizzare il terreno doveva avere il permesso del capo, dopo aver discusso la questione con gli altri membri anziani della famiglia.
Gli Yoruba indossavano abiti tessuti localmente, mentre i capi e i re indossavano abiti lunghi e riccamente ricamati ed avevano abiti particolari per le oltre all'agricoltura, il popolo svolgeva altre professioni, tra cui la tessitura, la tintoria e la sartoria. Si lavorava anche il ferro; aghi, zappe e sciabole. La pelle era fatta e conciate in verde, giallo, marrone e molti altri colori e utilizzata per selle, guaine di spade e coltelli, cuscini, stivali e sandali.
La scultura era un'altra importante professione. Molte delle immagini incise nei passato possono ancora essere ammirate in palazzi privati o nei musei.
Calabash carving sono stato fatto su larga scala e furono scolpiti dei bei modelli.
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